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NEL VERDE INCANTO DI UNA NATURA INCONTAMINATA E
SULLE TRACCE DELL’ANTICA VIA APPIA
Da Benevento per la superstrada che conduce a
Caianello, uscita Ponte, proseguiamo lungo la
provinciale per la Valle Vitulanese e dopo una
deviazione incontriamo Torrecuso, centro di
origine longobarda.
Torrecuso conserva tutta una serie di stradine,
o rampe, quasi parallele che sboccano in larghi
ed in angoli pittoreschi per gli archi che li
delimitano e per le caratteristiche casette in
pietra che vi si affacciano ornate di scale a
giorno.
Da visitare la Chiesa parrocchiale di Sant’Erasmo
e la chiesa dedicata alla Santissima Annunziata.
Il territorio, tutto adagiato in collina, si
presta bene alla cultura della vite.
Questo territorio rappresenta il cuore della
produzione dell’ Aglianico del Taburno, ottimo
vino DOC, e di altri pregevoli vini quali il
Falanghina, il Coda di Volpe e il Greco, tutti
inseriti nel disciplinare Taburno DOC.
La prima settimana di settembre si svolge la
Sagra dell’Aglianico.
Proseguendo per la strada provinciale
incontriamo Foglianise, noto per la Sagra del
Grano, che si svolge il 16 agosto di ogni anno e
che presenta artistici lavori di intreccio di
steli di paglia e di spighe riproducenti motivi
vari e monumenti anche in scala di notevole
grandezza, tanto da farla definire una Viareggio
rustica del Sud.
Un museo raccoglie gli esemplari più
significativi.
Dopo pochi chilometri arriviamo a Vitulano,
centro che ricollega le proprie origini
all’antica Volana sannitica e da cui prende il
nome l’intera Valle Vitulanese, verdeggiante
conca costellata di ridenti paesetti, tutti di
antica origine.
L’intera valle, nelle sue contrade e frazioni, è
ricca di testimonianze storiche ed archeologiche
che ne attestano l’antica civiltà.
In Vitulano si trova una cava che nel passato ha
fornito i suoi marmi a illustri costruzioni tra
cui il Cremlino e la Reggia di Caserta. Anche
oggi il suo marmo è usato per pavimenti e
rivestimenti di pregio.
Nei pressi si possono ammirare i resti della
Badia di S. Maria della Grotta (X sec.) e
l’eremo di S. Menna (IX sec.).
Meritevole di una gita e di una visita il
bellissimo pianoro di Camposauro, di origine
vulcanica.
Proseguendo si arriva al Taburno.
Il Taburno è una montagna famosa.
Lo conobbero e ne celebrarono la bellezza poeti
dell’antichità come Virgilio, che vi si fermò
nel viaggio per Brindisi insieme con Orazio e
Mecenate, Varo, Fronteio, Filippo Ferrari,
Orazio Falisco, il Cluverius ed altri. |