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AD PONTEM
LAPIDEUM
Nei pressi
dell'Abbazia, si notano i resti del ponte di epoca romana che ha
dato il nome al paese. Il pons sul torrente era l'unico in
pietra, ad pontem lapideum, tra gli altri che
attraversavano l'Alenta. Nel crocevia del ponte e della Via
Latina
transitavano i pellegrini diretti al Gargano che
visitavano per l'occasione l'Abbazia. Ai tempi dei Baroni di
Ponte, è certa la presenza in prossimità del ponte di un luogo
chiamato ancora oggi "borgo-taverna" dove i viandanti potevano
riposare. Per attraversare il ponte dovevano pagare il pedaggio
ai signori del castello. Il ponte è anche documentato come
svincolo per i tratturi della transumanza. Questi luoghi sono
stati testimoni anche di fatti tragici e violenti, come quelli
accaduti nell’ottobre 1943, quando, come ricordato in un inedito
memoriale dal generale tedesco von Vietinghoff "…. presso il
ponte della località Ponte si registrarono il 7 ottobre violenti
scontri, nel corso dei quali il nemico riuscì a formare (e a
difendere con successo ) delle teste di ponte. Tutti i
contrattacchi fallirono. Le speranze di aver trovato sul Calore
una posizione difensiva che avrebbe potuto essere mantenuta per
un periodo più o meno lungo andava scemando".

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